AAC in italiano

Sguardi incrociati a proposito della viticultura :

attori e leindustrie del vino

Dal 23 al 25 genniaio, si terrà a Reims il convegno internazionale

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Questa conferenza interroga i mutamenti importanti che si sviluppano nel mondo vitivinicolo dalla fine degli anni Cinquanta. Proverà a raccogliere queste trasformazioni da tre dimensioni : l’azione colletiva, le pratiche degli attori e le innovazioni. Tramite questi fili di ricerca, le proposizioni pottrono dimostrare come le evoluzioni del settore incidono e se diffondono nel mondo della vigna e del vino, come i diversi livelli di attori se le approprianno e quale sono le conseguenze.

Si tratta di revisitare le evoluzioni storiche dei mestieri del vino e della vigna e di analizzare ache le evoluzioni attuale delle attività, dei saperi e delle abilità, le rappresentazioni delle professioni e le loro conseguenze su degli attori individuali e collettivi. Come gli operatori lavorano ensieme ed in quale misura ? Ricorrono – e se si come – alla formazione iniziale o continua, fanno intervenire esperti molteplice ? Quale analisi pronunciare sulle interazioni, interrelazioni, costruzioni di reti fra questi moltipli attori e scale di azione ? Quale sfide economiche e sociale nei confronti delle filiere e le imprese in questione ?

Le diverse normi di qualità, le pratiche più rispettuose della natura, le delimitazioni di terre,i marchi ed altre forme di normalizzazione hanno per effetto di aumentare la regolazione del settore e modificano le interazioni tra a monte della filiera (la produzione di uva) e a valle (vinificazione e commercializzazione)). Influenzano anche la rappresentazione e le pratiche dei mestieri legati alla vigna e ai vini. Hanno delle conseguenze sul lavoro e la sua organizzazione ed alla volta sulla valorizzazione e la communicazione dei prodotti. Come questa ricerca di evoluzione del vino – nel obiettivo di soddisfare le attese di una clientela instabile dal punto di vista social ed economico – porta all’attuazione di strategie di communicazione particolari, per prodotti che si vendono sui mercati locali, nazionali e internazioni ?

Le proposte di trattazione possono avvicinare i diversi vigneti di Francia, Europa o del mondo (con una dimensions paragonale possibile) e si iscrirono in uno di questi assi di riflessione :

Asse 1 : Regolazione, relazioni professionali, istituzioni

Questo primo asse si interessa alle istituzioni che sono rappresentative della vitivinicultura, anzichè ai loro dirigenti e aderenti. Quale evoluzioni hanno conosciuto ? Come queste associazioni e syndicati di vinai independenti, di emprese private, di cooperativi o dipendenti si organizzano e agiscono in modo colletivo ? Quale ruolo hanno le molteplice strutture collettive nelle perfomance economiche delle emprese e filiare che rappresentano ?

La questione è quella della tension fra eterogeneità degli attori rappresentati e le pratiche della rappresentazione. Dal « piccolo viniaio » alle grande dite e cooperative, ma anche i « doppi attivi”, I salariati e i fornitori di servizi, come si organizza la rappresentazione associoativa e sindacale ? Come queste organizzazioni tradiscono una imagine omogenea ma di un settore frammentato in profondità ? Qui sono i rappresentanti ? Quale differenze hanno con i rappresentati ? Quale sono le tensioni in questa eterogeneità strutturale ? Quale solediarietà o alleanze existono ? Quale modalità di scambi all’interno delle « interprofessioni » tra le diverse categorie di attori ?

Da una parte si vuole studiare le persone indivuale che compongono i collettivi : traiettorie e percorsi degli aderenti o dei dirigenti ? Chi eravano e/o chi sono oggi ? I loro ruoli ? I spazi si socializzazione fuori dell’interprofessione che alimentano il coinvolmento (percorsi scolari, sportivi, culturali, etc.) ? D’altre parte per i collettivi : i rapporti interni di forza ? Le sfide affrontate ? Le modalità di negoziazione con lo Stato ma anche gli altri attori ? I legame trattenuti dalle interprofessioni con i paesi con cli operanno ? Come si prende in conto l’evoluzione delle sfide economiche e sociale e quale conseguenze per le strutture o al livello delle filiare e attori rappresentati ?

Asse 2 : Attori, strategie, attività, pratiche, tipologie

 Il secondo asse è dedicato agli attori della filiera vitivinicole. Interroga l’evoluzione delle pratiche e delle rappresentazioni del mestiere della vigna e del vino, ossia per i viniai che per gli altri tipi di operatori che fanno parte del settore. Un’analisi del lavoro e dell’organisativo di quello puo essere fata al incrocio degli effetti di generazioni, del gender e delle relazioni in sede delle famiglie di viniai e nelle emprese vitivinicole. Ci si interroga inoltre sul impatto economico delle differente forme di organizzazioni del lavoro esistente.

La ripartizione delle attività tra il lavoro della vigna e la cultura del vino sarà da valorizzare tramite le realtà delle emprese vitivinicole. Accadono nuove forme di organizzazione del lavoro ? Qual’è la segmentazione dell’attività fra la vigna ed il vino ? Come si fà il condiviso delle tasche ? Quale tipologie si puo fare degli attori esistenti ? Si puo evidenziare l’emergere di nuovi attori, saperi, competenze ? Quali modeli economici o categorie di operatori sembrano più adatte alle evoluzioni recente e future dell’economia del vigno e le attese dei consumatori ?

Le anilisi dismostrorono la realtà della produzione della perizia nel ambito vitivinicole. Chi rappresenta oggi la o le figure del esperto in questo processo di produzione dalla vigna al vino . Come si costruisce l’offertà di consiglio (posto e ruolo degli attori : consulenti tecnici, agronomici, oenologici, esperti di communicazione marketing) ? Quale analisi del loro modelo economico ? Quali effetti sugli attori tradizionali che compongono il settore vitivinicole ? Le proposte potronno anche valorizzare nuove impostazioni di servizi dentro e tra le ditte della vitivinicultura (legami fra i professionali e la ricerca scientifica ; interazioni tra attori individuali e l’interprofessione ; nuove forme di associazione, reti professionale, etc.).

Asse 3 : Innovazioni tecniche, organisative, prodotto, communicazione

Il vino è un prodotto che continua ad evolversi sotto l’influenza dei progressi della viticultua e dell’oenologia. L’obiettivo di questo terzo asse è di capire come, secondo i periodi, le innovazioni techniche nei confronti della vigno o/e del vino sono incluse ; come il cambio di priorità svela visioni diverse del prodotto. Aldilà dei progressi, inegali, dell’agricultura e dell’industria, i cambiamenti di contesto – come per esempio la considerazione crescente dell’ecologia dal consumatore congiunta alla ricerca maggiore di prodotti più autentici – hanno pesato in questo equilibrio. Altri fattori – come per esempio l’implicazioni di grandi gruppi nei paesi viticoli e l’adozione di strategie commerciali imperniate sul marchio più dell’appelazione di origine – hanno svolto un ruolo.

Altro di che, sarà possibile interessarsi al impatto economico e/o sociale delle innovazioni organisative, su quelle tecniche que servono a raccogliere l’informazione per l’intera professione, coinvolgere i mezzi, coordinare i sforzi di ricerca. Possono servire a diffondere e volgarizzare i lavori di ricerca presso i professionali ? Quale sono le specificità dei mondi viticole e vinicole nei confronti dell’innovazione ? Qual’è l’influenza di queste innovazioni (viti, vini o organisative) sul prodotto stesso ? la sua communicazione ? Lo spazio concesso al consumattore prima o dopo la produzione ?

Consigli agli autori

Questo convegno si rivolge ai ricercatori del ambito academica soprattutto Humanistico (scienze umane e sociale come economia, gestione, storia, sociologia…) ma anche di discipline come biologia o oenologia. Le proposte di professionali della filiera vitivinicole attenti ad analizzare e capire l’evoluzione del loro settore d’attività sono ugualmente benvenuti. Cosi, aldilà delle preocupazione scientifiche specifiche, l’obiettivo sarà di coinvolgere gli attori – ricercatori e professionali – dintorni queste tematiche. L’evento sarà seguito da una pubblicazione.

Modalità di proposizione

Le proposizione di communicazione, in francese, inglese o spagnolo, dovronno essere compost da :

  • Un titolo provvisorio
  • Una sintesi di circa 2 500 segni (spazi compresi) che preciserà il corpus et la metodologia empirica sostenuti, il campo mobilisato e le domande principale affrontate
  • La menzione del asse nel qual s’inserisce la trattazione
  • Una bibliografia (di 5 referimenti al massimo)
  • 5 parole-chiave al massimo
  • Una breve presentazione bio-bibliografica del autore (nome, cognome, indirizzo, funzione, università e laboratorio di ricercar, 2 o 3 referimenti di pubblicazione)

e sono da trasmettere ante il 1 giugnio 2018 a :   colloqueunivigne2019@gmail.com

Localizazzione

Le tre giornate del convegno – ossia mercoledi 23, giovedi 24 e venerdi 25 gennaio 2019 – si terrano a Reims.

Calendario

  • chiamata : 14 marzo 2018
  • Data limite di ritorno delle proposte : 1 giugnio 2018
  • Notificazione agli autori : 28 giugnio 2018
  • Publicazione del programma : settembre 2018
  • Convegno : 23, 24 et 25 gennaio 2019
  • Rilascio dei testi per perizia prima la pubblicazione : 22 marzo 2019

 Diritti di Iscrizione

  TARIFFA Proposta
Tarifa completa 120€ –      Programma

–      Accoglienza e pausa cafè

–      pranzi

–      recezione e serata cocktail

–      Publicazione Atti

Tariffa ridotta

Studenti, dottorandi e personali

90€
Gratuità

Studenti, dottorandi e personali URCA

0€

 

–      Programma

–      Accoglienza e pausa cafè

 

Coordinazione scientifica :

Théodore Georgopoulos, Droit, URCA

Aloïs Kanyinda, Économie, NEOMA Business School

Emmanuelle Leclercq, Sociologie, URCA,

Aurélie Melin, Ethnographie, Villa Bissinger

Aurélie Ringeval-Deluze, Économie, URCA,

Ariel Sévilla, Sociologie, URCA

Yves Tesson, Histoire,

Benoît Verdier, Sciences de l’Information et de la Communication, URCA

Comité scientifique :

Jean-Jacques Boutaud, Sciences de l’Information et de la Communication, UBFC

Theodore Georgopoulos, Droit, Institut Georges Chappaz, URCA

Aloïs Kanyinda, Economie, NEOMA

Emmanuelle Leclercq, Sociologie, URCA

Richard Marchal, Oenologie, URCA

Aurélie Melin, Ethnographie, Villa Bissinger

Guillermo Neiman, Sociologie, Ceil – Conicet, Argentine

Jocelyne Perard, Géographie, Chaire UNESCO « Culture et Traditions Vin », UBFC

Jean-Robert Pitte, Géographie, Institut de France

Roberto Daniel Pizzolatto, Agronomie, INTA, Argentine,

Aurélie Ringeval-Deluze, Economie, URCA

Ariel Sevilla, Sociologie, URCA

Yves Tesson, Histoire

Benoît Verdier, Sciences Information et Communication, URCA

Serge Wolikow, Histoire, UBFC

 

 

Convegno patrocinato dalla Cattedra UNESCO “Cultura e Tradizioni del Vino”